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Vincenzo Zancana 

"Vincenzo Zancana indaga i processi e meccanismi su cui si basa la relazione tra uomo-oggetto, uomo-ambiente. Analisi affrontata sotto molteplici chiavi di lettura: dalla memoria, all’ossessività della ripetizione, fino al feticcio del consumo; indagando i concetti di frammentazione, mutazione, archiviazione, sedimentazione e stratificazione.

Zancana si confronta con i media contemporanei, archiviando un immaginario fotografico ambientale che disseziona, rifrange, viviseziona e sottopone a ripetizione digitale. In un secondo momento, con la stampa, la scultura e il video, l’artista crea display installativi caratterizzati dalla sovrapposizione di layers eterogenei che si susseguono e si stratificano, come risultato dello studio del binomio uomo – ambiente, legame incessante nel tempo."

Martedì 10 ottobre  2023

«Incontriamo Vincenzo nello spazio condiviso Viafarini Work in zona Corvetto a Milano. In un angolo dello studio dedicato, sono installate alcune opere e parti di installazioni illuminate da due luci fotografiche che esaltano le trasparenze e la luminosità dei materiali. Dall’altro lato dello studio vi è un grande tavolo da lavoro dove sono disposti, con una precisione quasi maniacale, diversi rulli per la stampa calcografica, svariati attrezzi e un’opera che fa parte della serie Edicola, un lavoro che mette in discussione il rapporto dell’uomo con il sacro. Le opere di questa serie affrontano la sacralità in modo punk a partire dai materiali freddi e industriali: come le catene che tendono e costringono o le lamine di alluminio stampate che, ritagliate secondo i motivi barocchi delle chiese siciliane, creano delle figure ambigue. I motivi cyber barocchi si incontrano spesso nelle opere di Vincenzo e derivano da uno studio sulla tradizione siciliana e da una fascinazione per le decorazioni settecentesche, che riprende utilizzando però materie plastiche e industriali che conferiscono ai suoi lavori un’aura straniante.

 

Molta della ricerca dell’artista parte proprio dai materiali, Vincenzo predilige i materiali plastici e industriali che accosta ad elementi naturali che talvolta appaiono sotto forma di riproduzioni fotografiche e stampe. Nei suoi lavori si nota un gusto grafico che deriva dalla sua formazione in grafica e stampa. Per le sue opere parte infatti da progetti e oggetti bidimensionali che, una volta accostati e assemblati fra loro, acquisiscono una loro tridimensionalità nello spazio espositivo; ed è grazie alla terza dimensione che l’artista è libero di sperimentare con i materiali più disparati. La ricerca sull’oggetto è centrale nella sua pratica che spesso richiama il design nei materiali utilizzati e nei significati che l’artista attribuisce agli oggetti, i quali vanno oltre la funzionalità. Nello studio l’artista conserva anche gli scarti materiali delle sue opere che spesso riutilizza per realizzarne di nuove e indipendenti dalle precedenti. 

 

Dell’archivio visivo di Vincenzo, fanno parte le sue ricerche fotografiche in luoghi spesso abbandonati o decadenti, che servono da moodboard per le opere, e talvolta entrano nelle stesse grazie alla stampa che è una costante nel lavoro artistico di Vincenzo e compare con diverse tecniche e su diversi materiali. 

 

La ricerca concettuale dell’artista ruota attorno all’antropocene attraverso l’indagine sul rapporto dell’uomo con la natura. Tematiche affrontate anche dalle artiste Marta Di Donna e Francesca Mussi con cui Vincenzo collabora dal 2018 al progetto artistico Charon. Unendo le loro pratiche e ricerche, i tre artisti lavorano a sei mani per la realizzazione di installazioni ambientali site specific.»

Marta Chinellato

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