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FORMA SINTERESI

Installazione di Marco Cesari e Matteo Urbani 

 a cura del collettivo curatoriale MANDRA

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Forma Sinteresi è la prima opera nata dalla collaborazione tra Marco Cesari e Matteo Urbani, il primo specializzato in botanica e biodiversità, il secondo esplora le possibilità dell’intelligenza artificiale e gli apparati hardware. Provenienti da background molto diversi, i due artisti trovano un punto di contatto nello studio degli ecosistemi attraverso l’utilizzo di elementi naturali. Le due ricerche si sintetizzano in un ecosistema autogenerativo costituito da uno scheletro di componenti elettroniche e meccaniche che accolgono e nutrono organismi viventi attraverso un ciclo termodinamico che preleva calore da un ambiente interno per trasferirlo all’esterno. 

 

Un elemento fondamentale dell’installazione è sicuramente l’acqua che compare in tutti gli stati della materia influendo sulla crescita della vegetazione, la quale si sviluppa adattandosi alle condizioni ambientali. Gli elementi naturali presenti all’interno dell’installazione Forma Sinteresi sono specie autoctone delle zone limitrofe della città, compaiono infatti differenti tipologie di muschio e piccole felci che variano in base alla conformazione fisica e atmosferica circostante. Questi elementi crescono in ambienti con un elevato tasso di umidità ricreato all’interno dell’ecosistema biotecnologico attraverso meccanismi di vaporizzazione e irrigazione. 

 

La cella frigorifera, che custodisce muschi, felci, apparati hardware, video ed immagini digitali generate da intelligenza artificiale, elabora dati e materia utilizzando un ciclo input - output. Così come un server ha la capacità di elaborare, stoccare e trasmettere dati, la pianta ha la capacità di trasformare i fotoni in energia utile attraverso la fotosintesi.  Le informazioni e i dati diventano stati della materia, l’elaborazione diventa visiva incanalando dati nell’oggettificazione di un ecosistema. Ma le informazioni in ingresso e in uscita non sono indipendenti, sono vincolate, vincolanti e dipendenti da un sistema sociale, politico e culturale in continua evoluzione, che sorpassa la coscienza collettiva e che influisce su interi ecosistemi attraverso lo sfruttamento delle materie prime.

 

Nel contesto quotidiano offerto da Mare Culturale Urbano, l’opera cerca quindi di elevare tematiche interdisciplinari ma attuali, globali ma direttamente impattanti nella vita contemporanea, vuole essere un punto di riflessione non consolatorio, bensì interrogante, in un dialogo che intercorre alla pari con i diversi punti di osservazione dei visitatori, distratti o meno dalla presenza di un ecosistema bio-tecnologico.

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